TESTIMONIANZE DEI MERCATORES LUCCHESI SPARSE PER L'EUROPA

TESTIMONIANZE DEI MERCATORES LUCCHESI SPARSE PER L'EUROPA

Emigrazione lucchese, una vocazione antica …

Se leggiamo un qualsiasi libro che parli della storia di Lucca notiamo che fin da epoche antiche i lucchesi percorrevano strade che li portavano in terre lontane. Già nel basso medioevo infatti nella nostra città vi erano persone che emigravano per poter svolgere i loro operato.

I settori in cui operavano, e che li portavano via dal luogo natio erano:

Il commerciale che nei primi anni del mille gravitava attorno alla produzione e vendita della lana e che dagli anni del 1200 in poi privilegiò il commercio serico )

il bancario cresciuto grazie ai forti guadagni che portava il serico

l'intellettuale anch'esso ha contribuito, seppur in forma minore, a portare per l'Europa diversi nostri avi i quali erano medici molto apprezzati ( particolarmente alla corte inglese)


LA LANA

Nel duecento in Inghilterra i lucchesi erano considerati già acquirenti di panni di lana da antica memoria .

I nostri avi, operavano in questa piazza perchè la lana li prodotta, in particolare quella di Stafford, era di un pregio tale che una volta elaborata e tessuta ( operazioni effettuate prevalentemente nella nostra città) consentiva, al momento della vendita, un guadagno fino a cinque volte superiore rispetto alla commercializzazione dei tessuti fatti con le altre lane; oltre ciò era talmente ricercata, sia in Europa sia nel Medio Oriente, che a volte veniva usata come pegno per i pagamenti.

Con parte del ricavato venivano comperate sostanze coloranti (che venivano utilizzate in città per colorare le partite successive di lana) e pelli da commerciare nelle piazze europee.

Successivamente (dal 1200 in poi) a Lucca venne sempre più in calo la produzione laniera cedendo così alla superiorità fiorentina ma di contro sviluppò e perfezionò la produzione serica in tal modo da raggiungere una specie di monopolio su tutte le piazze del vecchio continente.


VOLTO SANTO A VENEZIA

chiesa di S.M.dei Servi  con a fianco la cappella del Volto Santo
A seguito dell'invasione pisana del 14. 6. 1314 capeggiata dal ghibellino Uguccione della Faggiuola le famiglie guelfe lucchesi esiliarono portandosi dietro tutto ciò che poterono;di queste 180 si rifugiarono a Venezia facendola divenire la colonia lucchese piu grande d'Europa..
Una volta ospitati in una città prontamente si riunirono  per tentare di riprendere nella nuova città le loro abbandonate attività. 
A Venezia ciò gli riuscì perfettamente, ottennero anche  un loro territorio ben delimitato ove  
vivere e professare le loro arti, e il tutto senza mai dimenticarsi della città natia .
Nel loro isolato vi costruirono le loro case, una chiesa, un monastero che intitolarono Maria dei Servi rendendola sottoposta all'omonima sita in Lucca; crearono diverse loro istituzioni sia civili sia religiose, le piu importanti furono :
La Corte della Seta = corporazione finalizzata regolamentazione della  produzione e                      commercializzazione,
2° L'Università dei Mercanti = era sito in ogni città ove erano residenti i lucchesi, teneva i contatti con Lucca e praticamente era il tribunale delle colonie
3° La Scuola del Volto Santo = istituzione a livello devozionale, composta da membri maschili stava in stretto contatto con "l'Universitas" e fondò un ospedale per i poveri di cittadinanza lucchese ma residenti a Venezia.
4°  La Scuola di S.Zita = era paragonabile a quella del Volto Santo ma composta da membri femminili

Fu così che la loro "colonia" divenne per molti versi autonoma da Venezia e i suoi residenti erano governati da leggi similaria quelle di Lucca.
Di tutto ciò, come possiamo vedere dal seguente link, vi sono rimaste diverse testimonianze 


Venezia in campo   parte 1°


Venezia in campo  parte 3°