TESTIMONIANZE DEI MERCATORES LUCCHESI SPARSE PER L'EUROPA

TESTIMONIANZE DEI MERCATORES LUCCHESI SPARSE PER L'EUROPA

Emigrazione lucchese, una vocazione antica …

Se leggiamo un qualsiasi libro che parli della storia di Lucca notiamo che fin da epoche antiche i lucchesi percorrevano strade che li portavano in terre lontane. Già nel basso medioevo infatti nella nostra città vi erano persone che emigravano per poter svolgere i loro operato.

I settori in cui operavano, e che li portavano via dal luogo natio erano:

Il commerciale che nei primi anni del mille gravitava attorno alla produzione e vendita della lana e che dagli anni del 1200 in poi privilegiò il commercio serico )

il bancario cresciuto grazie ai forti guadagni che portava il serico

l'intellettuale anch'esso ha contribuito, seppur in forma minore, a portare per l'Europa diversi nostri avi i quali erano medici molto apprezzati ( particolarmente alla corte inglese)


LA LANA

Nel duecento in Inghilterra i lucchesi erano considerati già acquirenti di panni di lana da antica memoria .

I nostri avi, operavano in questa piazza perchè la lana li prodotta, in particolare quella di Stafford, era di un pregio tale che una volta elaborata e tessuta ( operazioni effettuate prevalentemente nella nostra città) consentiva, al momento della vendita, un guadagno fino a cinque volte superiore rispetto alla commercializzazione dei tessuti fatti con le altre lane; oltre ciò era talmente ricercata, sia in Europa sia nel Medio Oriente, che a volte veniva usata come pegno per i pagamenti.

Con parte del ricavato venivano comperate sostanze coloranti (che venivano utilizzate in città per colorare le partite successive di lana) e pelli da commerciare nelle piazze europee.

Successivamente (dal 1200 in poi) a Lucca venne sempre più in calo la produzione laniera cedendo così alla superiorità fiorentina ma di contro sviluppò e perfezionò la produzione serica in tal modo da raggiungere una specie di monopolio su tutte le piazze del vecchio continente.


lunedì 22 novembre 2010

PRESENZA SULLE PIAZZE MERCANTILI

Sulle piazze mercantili piu importanti i mercatori vi instauravano un fondaco (magazzino-emporio). Edificio ove i mercanti forestieri con permesso dell'autorità del luogo potevano derpositare le loro merci e di abitare, governandosi secondo le proprie leggi; in Italia fu assai noto il Fondaco dei Tedeschi a Venezia  .
Il fondaco, solitamente era un palazzo strutturato in modo tale da ospitare ; al pianterreno i magazzini, il negozio e a volte anche le stalle, mentre ai piani superiori si trovavano gli alloggi per coloro che ci lavoravano.
Questi lo gestiva un fattore che essendo anche uomo di fiducia della casa madre spesso ospitava ed insegnava il mestiere ai giovani rampolli delle famiglie mercantili lucchesi fino a quando non venivano emancipati ( status  in cui il ragazzo riceveva un capitale proprio ed una responsabilità imprenditoriale e giuridica propria )  solitamente avveniva  all'età compresa fra 17 e 20 anni.


Tutto ciò comportava un periodo lunghissimo di assenza dalla madre patria, il che però non scalfiva l'identità lucchese dei suoi cittadini tant'è vero che durante la permanenza nelle varie città si adoperavano con ardore alla costruzione di chiese e cappelle dedicate al Volto Santo e che una volta divenuti anziani ritornavano "alle origini"  e si dedicavano al governo della nostra città.
Degna reminiscenza di questo corporativismo lucchese ritengo che sia l'associazione “Lucchesi nel Mondo”.